In un mondo iperconnesso dove le informazioni viaggiano alla velocità della luce, proteggere i propri segreti è una priorità.

Se hai un’idea rivoluzionaria, dati aziendali sensibili o una ricetta segreta, non puoi certo permettere che tutto finisca nelle mani sbagliate, giusto?

Ecco dove entra in scena l’accordo di riservatezza o di non divulgazione (anche noto come NDA, da Non-Disclosure Agreement, per chi vuole darsi un tono più international): un contratto che dice chiaramente “Questa informazione è off-limits per tutti, tranne noi”.

Vediamo meglio in cosa consiste.

Cos’è un NDA?

Si tratta di un contratto tra due (o più) parti in cui almeno una di loro si impegna a non divulgare informazioni specifiche ricevute durante una collaborazione, un colloquio di lavoro, una consulenza, o altro ancora.

Ad esempio: immaginiamo che tu stia collaborando con un’azienda per sviluppare un prodotto innovativo.
❌ Senza un NDA, il tuo partner potrebbe condividere i dettagli del progetto con qualcun altro, magari un concorrente.
✅ Con un NDA, invece, lo obblighi legalmente a tenere le informazioni per sé, pena sanzioni economiche o legali.

A cosa serve un NDA?

L’NDA è uno strumento concreto per proteggere:

📌 Segreti aziendali: piani finanziari, strategie di marketing, brevetti etc.

📌 Progetti futuri: come collaborazioni o idee in fase di sviluppo.

📌 Informazioni sensibili: ad esempio, dati dei clienti o tecnologie proprietarie.

In altre parole, un NDA garantisce che il vantaggio competitivo dato dall’avere specifiche informazioni resti nelle tue mani.

Come funziona un NDA?

Un NDA ben scritto deve presentare questi punti chiave:

🎯Chi è coinvolto: specifica le parti obbligate al rispetto della riservatezza.

🎯 Quali informazioni sono protette: l’accordo deve elencare con precisione cosa è considerato “segreto”. Non basta scrivere “tutte le informazioni disponibili”: meglio riferirsi a “documenti tecnici, progetti, dati dei clienti e qualsiasi materiale condiviso nell’ambito del progetto X”.

🎯 Durata del vincolo: il patto può essere limitato nel tempo (es. 3 o 5 anni) o valido a tempo indeterminato. Attenzione: la durata deve essere bilanciata da un controvalore.

🎯 Conseguenze per la violazione del vincolo: su questo punto non bisogna farsi prendere troppo dall’entusiasmo ed essere ragionevoli. Uno sguardo al Codice Civile ed alla giurisprudenza può essere di grande aiuto…

Un esempio concreto? Un’azienda potrebbe far firmare ai dipendenti un NDA che vieta di divulgare i dati dei clienti per 3 anni dopo il licenziamento.
Sì, il patto può durare anche oltre la fine del rapporto di lavoro!

Quando usare un NDA?

Questo contratto è particolarmente utile in contesti come:

✅ Colloqui di lavoro: quando un’azienda deve rivelare informazioni sensibili a un candidato per valutare le sue competenze.

✅ Collaborazioni tra aziende: per esempio, quando due imprese discutono di una partnership strategica che deve restare riservata.

✅ Rapporti con freelance o consulenti: se un designer esterno sviluppa il tuo logo o un consulente ti aiuta a migliorare il business, vuoi che non condividano quei dettagli con altri clienti, vero?

✅ Ambiti creativi o innovativi: se hai un’idea brillante, firmare un NDA prima di condividerla con investitori o potenziali partner è sempre una buona idea.

Conclusione

Un NDA è come un’assicurazione: ti protegge da rischi che potrebbero costarti caro.

Che tu stia assumendo un nuovo collaboratore, lavorando con un partner strategico o sviluppando un progetto innovativo, un NDA ben fatto è sempre un ottimo alleato.

Online puoi trovare diversi modelli precompilati da usare come base per il tuo NDA.

Se invece cerchi un prodotto più tecnico e specifico per le tue esigenze, puoi usare il sistema interattivo Contratti su misura [LINK] che abbiamo creato su Legaless® per creare l’NDA che fa al caso tuo.

  • Normativa applicabile

  • Codice Civile: non contiene disciplina esplicita dell’accordo di riservatezza, che si ricava indirettamente dai principi generali del contratto, tra cui:

    • Art.1375: Buona fede nell’esecuzione dei contratti
    • Art. 2105: Obbligo di fedeltà del lavoratore
    • Art. 2598: Atti di concorrenza sleale
  • Codice della Proprietà Industriale (CPI) – D.Lgs. n. 20/2005: 

    • Art. 98: Tutela delle informazioni riservate
    • Art. 99: Uso non autorizzato di informazioni riservate
  • Codice Penale

    • Art. 622: Rivelazione di segreto professionale
    • Art. 623: Rivelazione di segreti scientifici o industriali